La frase “mi sognerò i drop e le paraboliche fino alla prossima visita” non era affatto retorica. I sogni si sono ripetuti in maniera quasi ossessiva, a me quanto al vecchio superD. La scimmia è cresciuta finchè ha avuto la meglio sulla ragione, costringendoci ad una fugace scappatella.
Questa volta il tempo a disposizione è veramente poco, quindi partiamo alle pendici del monte e ci spariamo una sequenza di salita-discesa senza riposo. Selezionate tre discese di tutto rispetto, in successione il socerò, le tre grazie e il matto.
Dopo la pioggia della notte precendente, il fondo è anche più scivoloso della volta precedente, ma l’esperienza gioca la sua parte.
La giornata è ottima, freschino, in giro non c’è anima viva e il panorama mozza il fiato. Da un lato il mare di un celeste intenso, dall’altra il bianco della prima neve di stagione su sibillini, monti della laga e gran sasso. Davanti a questa meraviglia ci guardiamo e la riflesisone è comune, domenica c’è una sola meta, la neve.
C’è poco da aggiungere ai report precedenti. Sentieri molto flow e veloci, drop unici e bei cambi di direzione. Con questa terza visita, ci siamo tolti la voglia e per almeno un po’ ne staremo lontani. Incredibile che dipendenza che da’ questo luogo!
PS. guardate come lavora magnificamente la E150! Ma quanto era avanti questo mostro?
Partecipanti
Demis
SuperD











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